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Di solito, dopo una giornata a State of the Net (la foto qui su è di Emanuela Ciccone), la conference di Trieste dedicata ai cambiamenti del web e dal web, si torna a casa con tante idee e la voglia di metterle in fila. Stavolta rimando a un altro giorno.

Il motivo è che una conferenza come questa non è solo i suoi contenuti. Né i suoi relatori, o i suoi ospiti. Non solo, almeno. Come tutti gli eventi culturali, è una produzione difficile e complessa, quest’anno forse più che in passato. E un grazie frettoloso alla tenacia di Sergio, Beniamino e Paolo stavolta non basta.

Dal Festival del Giornalismo di Perugia al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, le produzioni/organizzazioni culturali continuano ad aver bisogno di trovare chi creda in loro. Soldi, insomma. Almeno un po’ per andare in pari e lasciare il valore aggiunto delle idee in tasca ai loro fruitori e al territorio.

«Money is not enough to bring change», ha detto Beniamino aprendo Sotn14. E ha detto anche questo:

we wanted to do something. State of the Net. We do it because we like it. And basically, we do it because we all want a (good and beautiful) thing to be done. Maybe you can remember something if I say “Just do it”. Let’s say “Do-a-thing”. It’s kind of a start.

Ha ragione. Comunque bisogna darsi da fare. Trovare soluzioni. Conquistare chi ha voglia di investire nelle idee. Solo che in Italia è difficile.

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Viene in mente la serie tv West Wing e le due bellissime puntate intitolate “20 hours in America”. Sarebbe lunga, ma sintetizzo: lo staff del Presidente degli Stati Uniti si trova, per sbaglio, a viaggiare attraverso il “Paese reale” nel giorno in cui crolla la Borsa. Succedono tante cose, ma, insomma, a fine giornata - scazzatissimi - al bar dell’hotel incontrano Matt, un padre che ha portato la figlia a visitare il college che frequenterà. Mentre la tv parla del tonfo di Wall Street (il video è qui) c’è questo dialogo.

MATT Beautiful campus. I’ve never seen anything like it. She-she’s not going to get to sleep tonight. You see what happened in the market today?

TOBY Yeah, I-I saw. You invested?

MATT Ehh… Mutual fund that’s supposed to send her to college. I never imagined at $55,000 a year, I’d have trouble making ends meet. And my wife brings in another 25. […] I spend half the day thinking about what happens if I slip and fall down on my own front porch, you know? It should be hard. I like that it’s hard. Putting your daughter through college, that’s-that’s a man’s job. A man’s accomplishment. But it should be a little easier. Just a little easier. ‘Cause in that difference is… everything.

È giusto che le cose a cui tieni siano difficili da ottenere. O, comunque, sono qualcosa per la quale sei disposto a lottare. Quindi, ok. Ma dovrebbero essere un po’ più semplici. Just a little easier. In quella differenza c’è tutto. E, nel frattempo, la differenza dobbiamo farla noi.

Magari - Beniamino, Paolo e Sergio - quell’impalpabile just a little easier potrebbe essere il tema del prossimo anno. Intanto, grazie davvero.

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