«Non leggo piu romanzi, non ne ho il tempo». C’e tutta una buona borghesia, presumibilmente “intellettuale”, che passa il tempo a leggere giornali e riviste per inseguire il frenetico ritmo della quotidianita (e di una certa mondanita) e lascia perdere «le storie inventate». Frederic Beigbeder, una specie di Sgarbi francese (ma qui ritenuto piu simpatico), racconta questo fenomeno e spiega alla sua interlocutrice “impegnata” che al momento di morire sicuramente lei pensera ai suoi affetti, alla sua vita, alla dimensione poetica dell’esistenza e non certo a Raffarin, all’economia liberale, al futuro di Sarkozy o al divorzio di Brad Pitt.

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