Sulla questione del contratto degli statali Mario Deaglio non ha poi tutti i torti:

[Dato di fatto:] Cambia quindi il modo di produzione dei servizi pubblici e non basta piu sventolare la bandiera del maggior salario o quella delle minori imposte.

[Premessa politically-correct:] Certo, gli statali hanno ragione da vendere a chiedere il rinnovo di contratti da tempo scaduti e a sottolineare l’inadeguatezza di certe retribuzioni; [Affondo:] hanno un po’ meno ragione quando rivendicano organici invariati, aumenti e promozioni sostanzialmente uguali per zelanti e assenteisti, per capaci e meno capaci. [Ragionamento:]Se questo Paese deve avere un futuro in un mondo competitivo, al tavolo delle trattative degli aumenti va collegato il tavolo, di piu vasto respiro, dei cambiamenti di struttura. Se non c’e il secondo, tanto vale che il primo resti vuoto.

La Stampa