Sarà il Libano, sarà la fase Merkel, sarà la morte del bagaglio a mano (celebrata con tanto di obituary da Panorama), saranno i lapilli vulcanici arrivati fino alla sua torre d’avorio, tant’è che Gramellini s’è riposizionato per un giorno.

Per orientarsi fra i tg Rai dedicati ai fatti del Libano, può essere utile questo glossario autorizzato dal dipartimento dell’informazione DC-PCI (Democratica Coraggiosa - Politicamente Corretta e Incorruttibile) di Saxa Rubra. ** Pacifisti.** Sostenitori di una missione militare posta sotto il comando di chiunque, tranne che degli Stati Uniti.

Hezbollah. Rappresentanti liberamente eletti di un partito, come li ha definiti la brava inviata del Tg1 Tiziana Ferrario in un dibattito a Cortina. Omonimi di quelli che nel 1981 inventarono la guerriglia terroristica, lanciando camion-bomba contro coloro che non volevano eleggerli liberamente.

Siria e Iran. Bastioni della democrazia mediorientale, una spiccata vocazione umanitaria li spinge a rifornire Hezbollah di ogni ben di Dio, specie se può far male al Dio di qualcun altro.

Israeliani cattivi. Congrega di criminali abituati a bombardare per puro divertimento le autostrade che collegano il Libano alla Siria dei benefattori.

Israeliani buoni. Scrittori e poeti da esibire nelle interviste quando criticano la politica del loro Paese e da oscurare peggio di un buco nero quando la difendono.

Equivicinanza. Passeggiare a braccetto di un deputato Hezbollah e di un altro deputato Hezbollah.

Pluralismo. Professore emiliano residente a palazzo Chigi che trascorre le vacanze in compagnia di un telefonino incollato all’orecchio sinistro e di un cameraman del Tg3 che lo manda in onda di continuo e su qualsiasi argomento, previsioni meteo escluse.

La Stampa