Nel giro delle universita farlocche, di cui scrive Gian Antonio Stella, c’e di mezzo anche Leibniz:

Alla «Libera Universita Internazionale G. W. Leibniz», con sedi a Milano, Roma, Bergamo e Lamezia Terme, hanno preso in prestito il nome del pensatore tedesco non a caso: entrato all’Universita di Lipsia a 15 anni, laureato in filosofia a 17 e benedetto dottore in legge a 20, era il simbolo giusto: qui si fa in fretta. Come non fidarsi, di un nome cosi? Di un simbolo con la penna e il compasso? Di un ateneo fondato «nei primi anni ‘90 del secolo scorso» a Santa Fe, nel New Mexico, che dice di avere un «rettore» e un «senato accademico» e una «direzione accademica»? L’Antitrust l’aveva gia sanzionata nel 2003, per quelle parole, specificando che la sedicente «universita» «non gode di alcun riconoscimento o accreditamento in Italia e che i titoli dalla stessa rilasciati non possono qualificarsi quali titoli aventi valore legale» quindi la pubblicita «poteva trarre in errore». Due anni dopo, dice l’Authority, «e stata riproposta senza cambiamenti di sostanza».

Corriere della Sera