Guerra e Pace in progress (21)
Il digiuno per la Pace di ieri ha idealmente riconciliato la chiesa con chi solitamente ne critica le ingerenze nelle cose del mondo. Intanto Francia, Germania e Russia hanno preannunciato il loro    no  (e quello della Cina) ad una seconda risoluzione Onu. La posizione russa e ben spiegata da    Vyacheslav Nikonov, presidente di un think tank locale:

Russia is perfectly happy with the status quo, both for the reasons officially stated (the dangerous precedent of unilateral military action undertaken without UN Security Council authorization, and the loss of trade and economic links with Baghdad) as well as for reasons less openly expressed. Russia is quite content with the existing sanctions regime, which prevents the unfettered flow of Iraqi oil onto the world market and the attendant depression of world oil prices.

Su L’Express invece si tenta di spiegare perche Bush voglia andare    fino in fondo, corredando il pezzo con un    intervista all’ormai onnipresente Robert Kagan. Upd:Il Nobel per la Pace    Elie Wiesel, intervistato dalla Cnn, ci e andato giu pesante: “ Ho visto la guerra, e sempre una tragedia, ma qualche volta e necessaria. (…) Saddam Hussein avrebbe dovuto essere incriminato tempo fa per i crimini commessi contro il suo popolo (…) E’ un dovere morale intervenire quando il male prende il potere e lo utilizza per i suoi scopi”.
Cnnitalia - Moscow Times - L’Express - Televideo.rai.it