** Guardare la luna nuova e tenere i piedi per terra
** Leibniz ha sempre creduto ad una certa idea di comunita come ad un’inevitabile fallibilita dell’uomo. Tuttavia qui con questa storia della riforma delle pensioni c’e un esercito di biliosi che appena il dito indica la luna comincia a guardare il dito solo perche non appartiene alla mano “giusta”. Che nei paesi come l’Italia una riforma sia necessaria lo dicono i numeri: quelli dei bilanci statali e gli indicatori demografici. Gia nel 2000 “le principali gestioni previdenziali erogavano 88 pensioni per ogni 100 occupati”, di questo passo nel 2020 saremo a 94/100, nel 2030 a 110/100. Poi lo dice il governatore di Bankitalia, Antonio Fazio:

_ “…solo un innalzamento, graduale ma tempestivo, dell’eta di pensionamento puo consentire di mantenere invariato il grado di copertura offerto ai lavoratori, ossia il rapporto fra la pensione e la retribuzione; sara cosi possibile contemperare il contenimento della spesa con la salvaguardia del tenore di vita dei cittadini anziani. […]Una ridefinizione sistematica e globale della normativa dara certezza ai cittadini. Consentira di salvaguardare, a beneficio anche delle generazioni future, una delle maggiori conquiste sociali del ventesimo secolo”. _

Di inevitabile riforma hanno parlato anche gli analisti internazionali e se l’errore e che a farla voglia essere Berlusconi si puo leggere l’Economist, che non perde mai occasione per irriderlo ma che tratta la materia seriamente. Oppure si puo aspettare le prossime elezioni e farla fare da qualche ministro illuminato - magari con la barba curata - in sintonia con le piazze.
Ora, c’e poi la campagna per rimandare indietro la lettera che il presidente del Consiglio spedira alle famiglie italiane per spiegare la riforma. Campagne simili ci sono state anche in Francia e Germania e in fondo Leibniz e piuttosto curioso di vedere le postine-drag in piazza Colonna. Il Primo Ministro francese ha gia spedito una lettera chiara e tutto sommato onesta ai suoi concittadini ed ha aperto un sito ad hoc dedicato alle pensioni marcato dallo slogan “Il dovere di agire, insieme”; in Germania il sito del Governo federale ha una pagina in quattro lingue che spiega l’ineluttabilita della riforma pensionistica. Ma in Italia probabilmente si discutera poco del merito della questione e molto di chi l’ha messa sul tavolo. Come se non se ne parlasse gia abbastanza.
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