C’è solo un festival. Nando Dalla Chiesa, prmotore del contro-Festival di Mantova su Repubblica di ieri: “Il mondo della musica vede questo festival di Mantova con curiosità, come un’occasione. Il fatto che ci venga Iva Zanicchi è indicativo”. Aldo Busi, ospite mantovano, che ieri mattina invitava la sinistra a non disertare Sanremo: “Poiché non è proprio possibile per me accettare la demagogia di fondo che fa sì che sia possibile accostare il mio riverito, insigne, disinteressato, spassionato, immacolato nome a quello di Iva Zanicchi, rendo noto che ritiro la mia partecipazione al controfestival, contro ormai si fa per dire, di Mantova”. “E’ come se ci fossero Sgarbi o Dell’Utri”, ha aggiunto. E così si perderà il luogo dove - secondo l’Unità di oggi - “un’altra musica è possibile”. Aldo Grasso:

doveva essere il festival della grande svolta e del rinnovamento, la saga di Tony Soprano, «l’amico di Berlusconi», l’Antonio Gramsci della musica leggera, il genio della direzione artistica, secondo un noto settimanale. Certo, c’è più artisticità a Sanremo che nella lagna mantovana del festival alternativo, ma la cosa sembra finire lì. La tv è di chi ci mette la faccia, non di chi sta dietro le quinte.

Un altro festival è possibile? Sì, basta scaricarsi gli mp3 del momento su Bottomfioc: Pandemonium (Tu fai schifo sempre, 1979), Mela Lo Cicero (Dammi le mani, 1980), Gloria Nuti (Bastardo, 1989) e altri capolavori trash ora dimenticati. A Leibniz il Cirque du Soleil è piaciuto molto (e non solo a lui). Ilte - Corriere della Sera - Bottomfioc - Cirque du Soleil (+ Repubblica e Unità, non online)