L’Ordine dei Giornalisti ha aperto un fascicolo nei confronti del Foglio che ha mostrato le immagini della testa decapitata di Nick Berg. Si lamenta Christian Rocca: «Nessuno, ovviamente e giustamente, ha aperto procedimenti quando è stata pubblicata, ogni giorno e più volte, la foto dell’iracheno morto spappolato e messo sotto ghiaccio. Berg no, l’iracheno sì. Pearl e Quattrocchi no, le vittime della guerra americana sì». Sergio Romano è tra quelli che credono si sia passato il limite: «Esiste ormai una contabilità dell?orrore in cui, a seconda delle convinzioni e dei punti di vista, la barbarie dei terroristi assolve quella dei soldati americani o il comportamento di questi ultimi giustifica le reazioni dei loro nemici. Questa contabilità mi sembra non meno orribile di ciò che sta accadendo sui campi di battaglia iracheni». E anche il neonato Media Quotidiano è contro: «Con la decisione di Ferrara e Feltri di pubblicare quella __foto terribile_ il limite del rispetto per la persona umana straziata è stato definitivamente valicato. La pubblicazione delle foto dei pedofili condannati (altra perla del giornalismo libero di Libero) in confronto è nulla_». Il New York Post si limita a elencare le atre decapitazioni pubbliche e a dire che bisogna combattere. La colonna sonora di tutto ciò fu scritta anni fa dai Csi. Camillo - Corriere della Sera - Media - River - NY Post -  Prato.Linux