C’è questa Tracey Emin, artista londinese di discreto successo (ricama, disegna, scrive…) conosciuta anche alle masse per aver esposto un’opera che consisteva nel suo letto con tutte le cose che ci si erano accumulate attorno. Ora è a New York con una mostra. Questa che segue invece è una sorta di suo manifesto.
Mi muovo in fretta, sempre più sicura di me. La vita è fatta di avvenimenti molto semplici che possono trasformarsi in catastrofi. Tutti si innamorano, tutti si sentono soli, hanno paura, scopano e muoiono. Facciamo tutti le stesse cose, le conosciamo bene ormai, eppure nessuno ne parla. È come se ci fosse una patina di educazione che ricopre ogni cosa, anche l’arte. Così i quadri restano oggetti puliti, dedicati a una classe privilegiata e altamente sofisticata.