Giuliano Ferara direttore del Giornale al posto di Feltri (o Sallusti, insomma) sarà pure un rumor. Però oggi l’Elefantino, sul Foglio, tratta il quotidiano di via Negri come se fosse un po’ suo. E fa capire che lui lo farebbe in maniera diversa.
Feltri è un grande giornalista e un grandissimo semplificatore. Quando dice che l’editore gli ha chiesto di ridurre il deficit del Giornale, e che questo lui sta facendo da quando è direttore, si sente la malizia di una provocazione pura, di un cinismo orgoglioso e ribaldo. Eccitare le tifoserie della destra proponendo ai lettori una sequela di rappresaglie personali, a partire dal “trattamento Boffo”, non è esattamente una politica di bilancio, e se lo fosse non resterebbe senza conseguenze culturali e politiche. Tutto si può fare in regime di libera stampa, ma non “costi quel che costi”.
Lascerei al pistarolo di sinistra, e ai paranoici che odiano fino alla violenza il giornalismo della destra, il privilegio di uno stile indecentemente brutale e dell’attacco selvaggio alle persone.
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