co•ar•tà•re
(coàrto) v. tr.
1 raro, lett. Restringere, comprimere. Il giornalista (e nessun altro) non ha diritto di utilizzare i propri scritti e le proprie pubblicazioni, o meglio la prospettazione di propri scritti e proprie pubblicazioni, allo scopo di coartare la volontà altrui*. (Seguono grosse risate, suppongo).
*Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, decreto di perquisizione della redazione del Giornale, 7.10.2010.
Anche se non arriviamo tutti a dare un nome al nostro laptop, è evidente che con i gadget abbiamo un rapporto affettivo quasi “umano”. Non si spiegherebbe, per esempio, l’autentica sofferenza che si prova a vedere un iPhone andato in frantumi (cosa che accade piuttosto di frequente, a quanto pare). Il perché di tutto questo lo spiega Clifford Nass nel libro “The Man Who Lied to His Laptop”, del quale aveva già parlato il Wall Street Journal:
Che poi, stavolta, sul presunto caso Marcegaglia Vittorio Feltri avrebbe pure ragione. È che tenere una conferenza stampa in una scenografia tipo “I soliti sospetti” non è che aiuti tanto…