*co•pro•là•li•co ** (_pl. m. _-ci; _f._ -ca, _pl._ -che) _A agg. _Che soffre di coprolalia, devianza comportamentale che porta l’individuo a usare continuamente un linguaggio osceno e/o volgare. _Da molto tempo ho cercato di definire, per i miei amici e per me, lo stile mozartiano di Berlusconi, il suo temperamento ludico, i suoi scherzi coprolalici, la sua inesausta ricerca di uno sfuggente piacere e del suo piccolo-grande teatro_.
*Giuliano Ferrara, Un paese diviso tra riforma costituzionale e riforma prostituzionale, 8.11.10
[Il Foglio via Altrimondi]