C’è questo Patrick Sookhdeo, direttore di qualche istituto per lo studio dell’Islam e della Cristianità, che ha analizzato la scelta compiuta dai giornali britannici di non pubblicare le famose vignette danesi. Sembra che i religiosi musulmani siano convinti di aver vinto la partita, ma Sookhdeo non si ferma qui:

in una decina d’anni vedremo interi quartieri delle città inglesi controllati da religiosi islamici, che seguiranno e faranno seguire non la common law, ma alcuni aspetti della Sharia.

Telegraph