Giuliano Ferrara epitaffia Boffa, direttore di «un giornale cattolico che si poteva leggere. Che si doveva leggere»:
Entra in una beata clandestinità per aver portato alla luce, con toni pungenti ma senza l’accanimento morale rimproveratogli, l’acrimonia di una parte consistente del mondo delle diocesi verso la vita licenziosa di un primo ministro sotto assalto, che ha deciso di rotolarsi nel fango sui suoi nemici.
[Il Foglio]