C’è chi di politica non vuole saperne e chi riesce a intravederla anche in una partita di calcio. Roma 2011, ad esempio, ha tratto alcuni principi universali della politica leggendo la rivista dell’assoallenatori e poi un pezzo di Carlo Ancelotti. Cose così:
- muoversi quando il compagno è in condizione di passare la palla (fare proclami quando c’è veramente la possibilità che le cose che dite vengano realizzate)
- smarcarsi nella zona “luce”, cioè nell’area visiva del compagno in possesso di palla (è meglio che i compagni di Governo ne sappiano un minimo di quello che volete dire)
- smarcarsi facendo un movimento contrario (finta) a quello che si aspetta l’avversario (se proprio si deve creare scompiglio, cercare di crearlo nello schieramento avversario, piuttosto che nel proprio)