Sara che gia si sentono i passi dei marciatori di domani, ma oggi si comincia dal capitolo Pace. Questo e quello che succede a Roma, dove in una delle piazze piu progressiste ‘Le Iene’ - che fanno sondaggi con campioni disomogenei - distribuiscono con successo bandiere pacifiste. Il sindaco - che vuole bandire dalla città i manifesti 6x2 - appende invece sul pennone del Campidoglio ‘la piu grande bandiera della Pace mai issata sul pennone di un edificio pubblico’ (dimensioni: 6x4).
Leibniz, che oggi si nomina spesso, non linka nulla sul dibattito diretta dellamanifestazionesullaRaiSi - direttadellamanifestazionesullaRaiNo, ma crede che RaiTre in fondo non dovrebbe rimanere a mani vuote.
Poi c’e la Guerra. E stavolta va letto Panorama: c’e l’imperdibile intervista di Carlo Rossella alla bellicosa Condoleeza Rice (‘che ha un sorriso splendido’) e un ottimo intervento sugli argomenti del pacifismo scritto da Giuliano Ferrara che risponde al Pintor di mercoledì:
…cari pacifisti, che sfilerete a milioni per le strade d’Europa, lasciate che vi comunichi una notizia importante: con questa guerra voi non c’entrate un bel niente, le siete estranei come lo sono gli spettatori di fronte alla rappresentazione di un dramma. Il dramma forse vi eccita, ma non e il vostro dramma. La vostra mobilitazione e moralmente sonnecchiante a dispetto dei valori che gridate in piazza, voi non state ne con i carnefici ne con le vittime del terrorismo. Lo sappiate o no, perche grande e l’assistenza che la buona fede da a ogni tipo di fanatismo, voi vi esponete protetti dai prefetti e vi dimenate coccolati dai media perche in realta state al riparo della vostra buona coscienza e della vostra irrilevanza. Non siete in pericolo, il vostro mondo non e in pericolo. I governi francese e tedesco, con l’aggiunta servile della patria belga della cioccolata, lavorano per il vostro benessere, ideologico e pratico. Nessun terrorista vi ha toccato, nessuna bomba vi colpira, non ci saranno soldati morti nel campo dei governi da cui dipendete e prendete gli ordini senza nemmeno saperlo. Sabato tutti alla manifestazione, ma lunedi i vostri bambini vanno a scuola tranquilli, non come a Tel Aviv, a Haifa, a Gerusalemme.
La Repubblica - Il Corriere della Sera - Rete Lilliput - Panorama