** Camillo da i numeri
** Christian Rocca descrive la personalita corrispondente ad ogni numero di maglia assegnato nel basket italiano (numerazione dal 4 al 15). Una cosa da matti? No, una cosa in cui crede chiunque abbia giocato a basket per un po’:
Ogni numero corrispondeva a un tipo umano. Era meglio di una seduta dallo psichiatra. Il 4 era il piccoletto estroso e coraggioso. In trasferta raccontava le barzellette, e sul pulmino si metteva le mutande in testa. Berlusconi, secondo me, era un 4. Il 5, spesso un mancino, era uno serio, quadrato e con i piedi per terra. Ti potevi fidare del numero 5. Il 6 era regolare, affidabile ma con improvvisi colpi di genio. Il 7 era quello spigoloso e ragionatore, controllava il referto e che non barassero con il cronometro. L’8 era uno come il 6, meno geniale ma piu solido. Quasi tutti gli 8 si sono laureati in Economia o Ingegneria, lo sai no? Il 9 era il puntero, folle e completamente inaffidabile. L’11 era quello forte ma un po’ impacciato, il 10 era sempre il capitano. I piu forti prendevano i numeri dal calcio. Il 12 e il 13 passavano li per caso. Il 14 era appena uscito dal manicomio, appena gli capitava la palla tra le mani si involava verso la difesa schierata, faceva canestri incredibili o gli fischiavano spesso fallo di sfondamento. Il 15 era il gigante buono.
Ottime le descrizioni del 4, del 5 e del 14. Tuttavia Leibniz, che tra una speculazione e l’altra ha conosciuto il gioco indossando per oltre una decade una maglia numero 13, trova da ridire su questo punto: forse Camillo si e fatto prendere troppo la mano da libri come “Underworld”, dalla superstiziosa simbologia anglosassone, e dal nuovo Totocalcio dove ormai neanche il 13 basta piu.
Max (Camillo/Wittgenstein)