** «No, l’Italia non e sola. È davanti, in piedi» ** ** ** Andre Glucksmann oggi sul Corrire:
D’un tratto, senza sgomento, ne panico, ne recriminazione, un popolo in lacrime ma dignitoso e raccolto si eleva all’altezza del compito. Ha compreso che i suoi carabinieri sono stati assassinati in una terra lontana perche l’Italia ha insegnato all’Europa l’arte e la dolcezza di vivere insieme in una societa «civile», sfuggendo alla legge della sciabola e del ricatto terroristico. Per ricostruire l’Iraq e instaurare un minimo di democrazia, occorre garantire ai cittadini un livello elementare di sicurezza. I carabinieri sono morti per la pace, e tutta l’Italia sembra averlo capito. Resiste. Non si piega davanti agli assassini. Non ritira i suoi uomini. L’Italia e avanti rispetto ad altri Paesi tra i quali il mio, la Francia, cosi pronto tuttavia a dare lezioni ai vicini. […] No, i vostri soldati non sono morti per nulla. Hanno fatto sbarramento a una barbarie nichilista dotata di una forza devastante che, a Manhattan, si e rivelata potenzialmente terribile quanto l’arma nucleare. «Che l’elettricita sia tagliata e il petrolio abbandonato nei pozzi. Che la vita civile si fermi. Alla fine, l’occupazione fallira…»: cosi Joseph Samaha ha descritto due mesi fa (nel libanese _ El Safir _) la «mentalita della distruzione» che ha colpito a Nassiriya. Diciannove dei vostri sono caduti nel campo della liberta. No, l’Italia non e sola. È davanti, in piedi.
Corriere della Sera