Oggi è il giorno del blog-convegno di Napoli: Culture Digitali. A questo proposito Leibniz linka uno degli ultimi interventi, firmato dal ricercatore Lorenzo Facchinotti, che analizza l’utilità del weblog per chi di professione fa il giornalista:

Nel caso dei giornalisti italiani, quindi, il blog sembra incidere sulla professione prima di tutto perché incide sulla vita dell’individuo. Non sembra quindi esservi una netta spaccatura tra il giornalismo tradizionale e quello che viene definito partecipatory journalism. Facendo egli stesso parte di quel circuito di produzione dal basso e di circolazione orizzontale dell’informazione, il giornalista è potenzialmente in grado di portare all’interno di una cultura redazionale ancora chiusa, temi e sensibilità che raccoglie dall’esterno o, per lo meno, di affrontare temi consolidati secondo nuovi punti di vista. Il ‘mischiarsi tra la gente comune’ non vuol dire rinunciare a quegli elementi (la tecnica e la deontologia) che, più ancora che l’iscrizione ad un albo, contraddistinguono la professione.

C.Digitali