Mantellini, che di solito è uomo saggio, non capisce le affermazioni di Alemanno in seguito alla gravissima aggressione (ma è un eufemismo) di due cicloturisti olandesi a Roma. Gliele spiego io, anzi gliele spiegano queste due foto:
Io lì non mi ci accamperei mai.
Roma, come direbbe Veltroni, è estesa come nove capitali europee. È il più grande comune agricolo d’Europa, che vuol dire tante aree non urbanizzate, distanti, isolate. È così dispersiva che, per almeno 15 anni, l’amministrazione ha ignorato (volutamente) l’esistenza delle baracche lungo il Tevere e l’Aniene, dei poveri disgraziati ridotti a vivere nelle caverne del Flaminio, o altrove. Ci sono strade non asfaltate, gente che vive senza fogne né acqua, dove i netturbini passano ogni 10 giorni e nemmeno dappertutto, dove i tombini sono scomparsi perché qualcuno li ha tirati su e venduti. Su questo, un sindaco, qualsiasi sindaco, ha giurisdizione. Su un terreno privato sulla Portuense - sì, proprio in mezzo al nulla - no. Se uno si accampa nel mio campo col mio permesso e io lo prendo a bastonate, io sono un criminale, ma il campeggiatore improvvisato ha rischiato scegliendo di fermarsi da me, tra due baracche e un rudere che sta su con lo sputo.
Forse c’è stato un tempo in cui dare fiducia a tutti, indiscriminatamente, era giusto. Ora, in una metropoli, si rischia troppo. A me piacerebbe poter parcheggiare la moto sotto casa, ma devo affittare un box sennò me la rubano. Il portafoglio è più comodo nella tasca di dietro dei pantaloni, ma ormai mi sono rassegnato a metterlo davanti per non farmelo fregare. Quando faccio il bancomat mi guardo le spalle. Se ho qualcosa in borsa me la tengo stretta e spero di non incontrare qualcuno che impiegherebbe 4 secondi a mettermi fuori uso. In autobus salgo davanti e ci resto. Quando viaggio all’estero tengo separati soldi, carte di credito e documenti… perché non si sa mai. Non è solo per salvare “la roba”, ma è per salvare me. E, sapete che vi dico, so che tutte queste cose non mi proteggeranno. Ma non saprei che altro consigliare a una figlia, se l’avessi. E non mi aspetto certo che arrivi un supersindaco a salvarmi dalla mia imprudenza.