Prime impressioni dopo aver sfogliato (non letto tutto, dato che è uscito stamattina) il nuovo Wired. Che è ricco, ma potrebbe essere più sorprendente. Però, l’editoriale del direttore si chiude con un «il meglio deve ancora venire». Lo prenderei in parola.
Tired
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Nel colophon i collaboratori non sono tutti in un ordine alfabetico corretto
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Rita Levi Montalcini (99), Don Verzè (88)? Benvenuti in Italia…
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Il refusone nella titolazione nella pagina di Cory Doctorow (“boinbgboing.net”)
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La storia di Niki Frascisco (però bene averlo fatto fare alla Ballestra)
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Linus?!
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Massimo Banzi troppo poco glossy per una copertina (scusante: era pur sempre il lancio)
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Quelle che si lamentano perché non ci sono abbastanza donne
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L’Htc G1 - che in Italia non esce - mentre viene presentato il G2 (o come si chiama)
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La pagina della campagna abbonamenti
Wired
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La grafica, in particolare l’impaginazione scelta per il servizio sul S. Raffaele, è notevolissima
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David Byrne e la sua testa
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Il pieghevole della torre pugliese-araba
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Le foto di Simon Norfolk
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I pezzi più lunghi di 8000 battute
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La sezione Play (da capelli dritti la sezione geek fetish sulle dekochari)
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La cucina di Matteo Bordone (e in generale la sua pagina)
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La rubrica What’s inside
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Gli inserzionisti
[Wired]